Gli accenti
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Gli accenti nella lingua italiana non sono tutti uguali. In questo breve articolo spiegherò alcuni accorgimenti grafici per chi di mestiere scrive testi o li impagina. Gli accenti tonici sulle parole piane, sdrucciole o bisdrucciole non vengono segnati (tranne sui vocabolari, per facilitarne la pronuncia, ma questo è un altro discorso), mentre vanno obbligatoriamente segnati sulle parole tronche, ovvero quando l’accento cade in finale di parola. Nel caso delle vocali a i o u l’accento è abitualmente sempre grave, per cui incontreremo le vocali accentate come à ì ò ù. Questo quanto meno nella prassi tipografica, legata soprattutto all’introduzione della macchine da scrivere prima e dei computer poi, che non hanno gli accenti acuti sulle vocali ma solo quelli gravi, con un’unica eccezione: la e.

   

La e, infatti, la troviamo sulla nostra tastiera sia come è che come é. In fine di parola va sempre utilizzata con l’accento acuto:

   

perché, poiché, trentaré, affinché, , poté, alcunché, ecc.

   

tranne per alcune eccezioni:

   

è, cioè, caffè,, ahimè, ohimè, piè, ecc.

   

Alcune case editrici, come ad esempio la Einaudi, utilizzano l’accento acuto sulle vocali i u (í, ú) perché effettivamente queste due vocali vengono sempre pronunciate in forma chiusa. Questa regola è quella raccomandata dai linguisti, anche se molti sono ormai rassegnati al fatto che si tratti di una battaglia persa. La o in finale di parola è sempre grave (ò), per cui l’accento acuto all’interno della parola (ó), che non è obbligatorio, di fatto non viene mai utilizzato.

   

L’invito è quello di non essere pigri e cercare sempre di usare una corretta formattazione del testo, un po’ come ho già spiegato in un articolo precedente dedicato ai glifi.

   

Come fare quindi per far comparire gli accenti acuti su i e u senza dover utilizzare ogni volta una combinazione di tasti (su Mac) o la Mappa Caratteri (su Windows), che renderebbe il lavoro di scrittura lungo e soggetto a errori? In realtà è molto più semplice di quanto sembri. Si può scrivere l’intero testo con le i e le u con accenti gravi e si può utilizzare il comando trova/cambia, disponibile su Word come su Open Office e su InDesign, per sostituire tutto alla fine.